Menu

Il Greenwashing

16 Novembre, 2021
Persone che manifestano contro il greenwashing

La parola Greenwashing è un neologismo composto dalle parole green (ecologico) e whitewash (insabbiare).

Il Greenwashing è il processo con cui si veicolano false impressioni e/o vengono fornite informazioni infondate circa la sostenibilità ecologica di alcune aziende e dei relativi prodotti. Possiamo considerare il Greenwashing come un’ingannevole strategia di comunicazione e marketing per ingannare i consumatori e far credere loro che la compagnia X è attenta all’ambiente e alla propria impronta ecologica.

Per essere veramente attenta all’ambiente un’azienda dovrebbe avere prodotti più naturali, salutari, senza prodotti chimici, riciclabili e inoltre dovrebbe garantire la lotta allo spreco di risorse naturali nei processi di produzione.

In inglese il fenomeno del Greenwashing è anche conosciuto come green sheen che significa splendore verde, proprio a sottolineare l’apparente azione nobilitatrice di questa strategia di comunicazione.

 

Da dove nasce il termine

Il termine nasce negli anni ‘60 quando il settore turistico-alberghiero ideò uno dei più lampanti e spudorati esempi di Greenwashing. Nelle stanze fu messo un avviso con il messaggio di riutilizzare gli asciugamani per salvare l’ambiente: così facendo gli hotel poterono beneficiare di minori costi di lavanderia. Questa pratica, per quanto possa apparire innocente, è Greenwashing: un ingegnoso modo di coprire un beneficio per gli hotel, mascherandolo come un favore per l’ambiente.

Nei decenni successivi la pratica prende pienamente piede quando vi si ricorreva per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media dall’impatto ambientale negativo (talvolta veri e propri disastri) di alcune attività produttive.

 

Oggi

Più recentemente, alcuni dei più grandi produttori di emissioni al mondo hanno tentato di reinventarsi, anche ripresentandosi con un nuovo marchio e proclamandosi campioni di ambientalismo. I prodotti vengono rinominati, ri-brandizzati o si utilizza un nuovo packaging.
Le compagnie fanno Greenwashing attraverso comunicati stampa e propagande commerciali in cui sottolineano la loro energia pulita e la riduzione di inquinamento. Nella realtà, tuttavia, queste aziende potrebbero non essere significativamente decisive e impattanti circa le iniziative ecosostenibili. Come capirlo? Spesso le compagnie che fanno reclami green non comprovati da dati e fatti stanno facendo Greenwashing.

Ovviamente, non tutte le realtà fanno Greenwashing. Alcuni prodotti sono veramente ecosostenibili ed è possibile riconoscerli già dal packaging con cui vengono venduti. I venditori di prodotti ecologici sono ovviamente interessati ed entusiasti di specificare in ogni dettaglio le caratteristiche dei propri prodotti.

 

Come scegliere correttamente

1. I prodotti ecosostenibili nelle pubblicità e sugli imballaggi riportano chiaramente e in modo leggibile la ragione per cui tale prodotto è sostenibile. Insomma, nessun asterisco minuscolo che rimanda a delle scritte ancora più minuscole, ma informazioni chiare ed evidenti che spiegano lo slogan di vendita.
2. Lo slogan di vendita dovrebbe specificare se la sostenibilità riguarda il prodotto, l’imballaggio o solamente una parte del prodotto o dell’imballaggio.
3. La pubblicità non dovrebbe enfatizzare troppo, direttamente o meno, un attributo o beneficio ambientale del prodotto.
4. Se un prodotto viene pubblicizzato comparandolo al prodotto medio sul mercato, questo slogan dovrebbe essere realmente verificato e riportare dati di comparazione.

Concetti chiave da ricordare

• Il Greenwashing è un tentativo di trarre profitto dalla crescente domanda di prodotti ecosostenibili
• Il Greenwashing può trasmettere la falsa impressione che una compagnia e/o i suoi prodotti siano ecosostenibili
• I veri prodotti ecologici portano a supporto delle proprie affermazioni con fatti e dettagli comprovati.