Microplastiche e nanoplastiche ti sembrano paroloni difficilissimi? Nessun problema! Qui puoi trovare qualche chiarimento.
Si è appena conclusa la SERR, ovvero la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Iniziativa nata in Italia e arrivata poi in territorio europeo, si propone principalmente di sensibilizzare i cittadini ai temi delle tre R della sostenibilità: Ridurre, Riusare e Riciclare.
Proprio nei giorni di primo vero freddo invernale che hanno coinciso con la SERR ci avrete forse viste, cariche di scatoloni e borse, sfrecciare a bordo delle nostre pandine nei dintorni della bergamasca. Sono infatti stati giorni ricchi di incontri con diversi bimbi e bimbe con cui abbiamo scoperto, tra un puzzle e un cruciverba, la chiave nascosta che ci aiuta a svelare il nascondiglio dei rifiuti invisibili.
Questa chiave speciale consiste, in realtà, nell’adesione proprio alla regole di cui sopra: piccoli gesti quotidiani tanto semplici quanto importanti come ridurre i nostri spostamenti in auto, o il numero di lavaggi giornalieri, o ancora regalare gli abiti e gli oggetti in buono stato che non usiamo più. Cose che non richiedono sforzi immani, ma che producono benefici più grandi di quanto possiamo vedere.
Ridurre il numero dei lavaggi degli abiti allo stretto necessario, ad esempio, è indubbiamente un ottimo modo per risparmiare acqua ed energia. Ma non solo. Permette infatti di ridurre sensibilmente il numero di microplastiche che disperdiamo: plastica nascosta ma onnipresente, di cui spesso ci dimentichiamo perché non la vediamo. Lo stesso vale per le microplastiche prodotte dall’abrasione degli pneumatici per tutte le volte che ci spostiamo con l’auto. Ma anche per i rifiuti che – volontariamente o meno – disperdiamo, i mozziconi che buttiamo per strada o gli oggetti che non trattiamo con cura.
Ridurre i rifiuti, insomma, non è solo una questione di bottigliette di plastica o di sacchetti della spesa; ha anche a che fare con la cura e l’attenzione che dedichiamo alle cose che usiamo, al mondo che ci circonda. La buona notizia è che, come anticipato, si tratta di azioni semplici, a portata di piccini. La sfida è aiutarsi a vicenda: collaborare rende tutto più semplice… e divertente!