Uno dei problemi che colpiscono l’Africa è quello dell’acqua potabile: nonostante vi siano abbondanti riserve idriche sotto alla superficie terrestre, la maggioranza della popolazione non ha accesso a questi bacini. Spesso donne e bambini sono costretti a camminare anche diversi km per raggiungere fiumi e laghi e recuperare acqua, che però non sempre è potabile e quindi può causare malattie.
La difficoltà sta nel riuscire a recuperare acqua dalle falde del sottosuolo, ma il prezzo delle pompe idriche in commercio è troppo elevato per l’economia africana. L’Associazione Mani Amiche ONLUS ha dunque pensato di abbattere il costo delle pompe per renderlo sostenibile alle economie dei Paesi più poveri. Il progetto è stato avviato nella Repubblica Centrafricana nel 2001; a partire dal 2014 il progetto è stato portato in Camerun, dove è stata formata una nuova équipe in grado di costruire la pompa completa, di svolgere la manutenzione, di riparare e installare pompe nei villaggi.
Attualmente il progetto prevede di consolidare l’esperienza in Repubblica Centrafricana e in Camerun e di esportarla in altri Paesi.