Il progetto è coordinato dalla Cooperativa Sociale Ruah in collaborazione con Celim e A.S.P.Em. (Associazione Solidarietà Paesi Emergenti) ed è stato finanziato grazie agli utili del Centro del Riuso presso la piattaforma ecologica di Bergamo, dove i cittadini possono conferire i beni dismessi che vengono poi venduti al Laboratorio Triciclo.
L’obiettivo generale del progetto è la riduzione del livello di povertà del villaggio di Marsassoum attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro delle donne lavoratrici nell’orto di Kankaba e lo sviluppo di strategie di empowerment finalizzate all’acquisizione di nuove competenze. Gli orti sono situati nel quartiere di Kankaba, nel villaggio di Marsassoum, regione Casamance, Senegal.
In questa regione, prevalentemente agricola, sono presenti vaste aree potenzialmente sfruttabili per l’agricoltura, ma spesso mancano i mezzi economici per intraprendere dei progetti con risultati visibili.
Le donne lavoratrici dell’orto sono circa 100, di età eterogenee: molte di loro hanno tra i 40 e i 50 anni, ma ci sono anche molte ragazze e qualche bambino. Questi ultimi aiutano le madri nel lavoro, spesso estraendo l’acqua dai pozzi. Queste donne hanno l’intera famiglia a carico: figli, marito e genitori anziani; vivono in una condizione di povertà, in cui la cultura del risparmio non è diffusa.
Gli orti di Kankaba ricoprono 9.825 m² di un terreno comunale che è stato messo a disposizione delle donne del quartiere che vi lavorano senza dover pagare l’affitto. Nel terreno sono presenti 700 appezzamenti coltivati a orto, la restante superficie è occupata da 15 pozzi e dai camminamenti. Alcuni dei prodotti coltivati sono: carote, melanzane locali, cipolle, rape, cavoli etc. Ogni donna ha il proprio orto di 10m², alcune ne hanno anche più di uno. Ognuna semina, lavora e raccoglie come e quando vuole. La vendita dei propri prodotti avviene in minima parte sul mercato locale di Marsassoum, un piccolo mercato giornaliero nel quartiere centrale del villaggio. Quando invece la produzione è consistente, le lavoratrici contattano dei grossisti a Ziguinchor, si accordano sulla quantità da vendere e si recano in autobus al mercato della capitale della Casamance, dove vendono i loro prodotti.
La durata prevista del progetto è di 24 mesi, durante i quali le azioni previste getteranno le basi strutturali e organizzative per garantire una gestione ottimale degli orti di Kankaba, nonché una migliore partecipazione e attivazione da parte delle donne impegnate in tale lavoro. Il raggiungimento degli obiettivi specifici sarà volano per la sostenibilità futura del progetto in quanto dalle condizioni create si potranno prevedere i seguenti sviluppi:
Si prevede che tali attività possano sostenere economicamente il proseguo del progetto, anche attraverso lo strumento del Fondo di risparmio collettivo e l’attivazione di ulteriori conti corrente a supporto del risparmio delle donne.